Storia del Festival

 

Il Festival nasce nel 2009 con l'idea di riuscire a portare una porposta culturale alternativa nella costa Tirrenica. Le prima edizione del 17agosto 2009 viene progettata e realizzata in 20 giorni. Quello che doveva rivelarsi un semplice tentativo, una comune Notte Bianca, si rivela invece una serata di grandissimo successo. La piazza e i vicoli del paese si riempiono, di abitanti di Buonvicino, ma soprattutto di turisti. Da lì inizia il processo che poi ci ha portato nel 2013 a poter realizzare il PollinoinFesta, un festival di due giorni, ricco di proposte e partecipazione. Nel 2010 nasce l'Associazione Skidros, che organizzerà altri eventi durante l'anno, e che inizierà anche a farsi carico dell'organizzazione del Festival. L'ambizione che spinge ogni associato della Skidros a lavorare per mesi nella pianificazione e organizzazione dell'evento è semplicemente la voglia di mettere in luce le straordinarie bellezze dell'entroterra Calabrese e soprattutto di Buonvicino. In maniera del tutto volontaria, oltre 20 persone ogni anno si spendono per questo, per creare un'attrattiva che possa anche diventare veicolo di attrazione turistica. In questa ultima edizione, sono state numerose le famiglie ospitate, arrivate a Buonvicino solo ed esclusivamente per godersi il Festival e le bellezze naturalistiche del Parco Nazionale del Pollino. Escursioni, dibattiti, degustazioni, il tutto per mettere in luce ai turisti la ricchezza paesaggistica, faunistica e floreale del parco. Pollinoinfesta cerca di unire l'aspetto ludico e spettacolare con quello educativo. Si è parlato durante le serate di vini, di pino loricato, di orchidee rare, di lupi, di cinghiali, e inoltre si è riempito il paese di arte a 360°.

Attori, scrittori, musicisti, danzatori, pittori, scultori, fotografi, installatori, i vicoli del Paese ogni anno vengono occupati simbolicamente. Per farlo non usiamo i palchi convenzionali, ma piccoli vicoletti, archi suggestivi, balconi delle case, ogni angolo che pensiamo sia giusto valorizzare nel Paese viene preso e trasformato in funzione delle performance. Lo scambio è continuo tra paese e arte, il pase arricchisce l'evento culturale e viceversa. Solo in questa ultima edizione sono stati ospitati e si sono esibiti 50 artisti, provenienti da tutte le Regioni d'Italia. Altri due aspetti contraddistinguono il nostro Festival: - Il cibo con l'enorme attenzione mostrata per i piatti della tradizione che è possibile degustare ogni anno nelle nostre aree allestite e soprattutto il Progetto Memoria. Da qualche anno stiamo raccogliendo foto antiche da ogni casa del Paese, stiamo creando un archivio, e in ogni Festival le esponiamo col desiderio di mostrare il tempo che scorre, e di permettere ai più giovani di conoscere la propria storia. Siamo già al lavoro per la prossima edizione, diciamo che il nostro lavoro non si ferma mai. Cerchiamo ogni anno che viene di arricchire l'evento e migliorarlo. Pollinoinfesta, è già, e spero lo diventi ancora di più la festa di tutti quelli che hanno voglia di dedicarsi al proprio paese.